Giuseppe Di Benedetto (Eboli, 8 gennaio 1946) è un cardiochirurgo italiano. Detiene il primato nazionale per l’utilizzo del laser ad anidride carbonica per eseguire interventi di rivascolarizzazione trans-miocardica altrimenti inoperabili; specializzato in malattie congenite dell’apparato cardiovascolare, è uno dei pochi al mondo che pratica con successo la chirurgia dell’arco aortico.
In particolare, il 30 ottobre 2014 per la prima volta al mondo ha eseguito con successo una complessa operazione su un paziente affetto da tetralogia di Fallot che aveva avuto delle complicanze. Compie tuttora ricerche di interesse internazionale come per esempio sulla chirurgia coronarica mini-invasiva da lui sviluppata e sulla quale ha tenuto due importanti convegni internazionali.
Giuseppe Di Benedetto consegue la laurea magistrale in Medicina e Chirurgia all’Università di Perugia con tesi sulla “cancerogenesi chimica” con 110 e lode nel 1972. Consegue la Specializzazione presso il centro di cardiochirurgia pediatrica di Bergamo diretto da Lucio Parenzan che in quel periodo era il più grande centro di cardiochirurgia pediatrica al mondo.
Nel 1981 diede vita al reparto di cardiochirurgia pediatrica per evitare che i bambini del sud Italia fossero costretti a viaggiare fino a Bergamo per essere curati. Nel 1984 partì per Bonn in Germania dove assunse la direzione del reparto di cardiochirurgia pediatrica dell’ospedale “Kinderklinik”; dopo un anno decise di tornare in Italia all’Ospedale San Carlo di Potenza con lo stesso incarico.